Una rete di percorsi scavati nell’arenaria, dalla tipologia “a pettine”, percorre i sotterranei di Palazzo Campana. La struttura ipogea è caratterizzata dalla presenza di gallerie decorate a bassorilievo sull’arenaria, in parte ispirate al trattato Iconologia di Cesare Ripa, “enciclopedia” di personificazioni edita a Roma nel 1593. Nella prima galleria si riconoscono le personificazioni dell’Africa, dell’America, della Corsica, del Castigo e dell’Ingegno, mentre la seconda, oltre alle citazioni riprese dal Ripa, riporta episodi mitologici e conduce a una sala rotonda voltata caratterizzata da quattro stemmi appartenenti a famiglie aristocratiche osimane.
Oggetto di molteplici e spesso fantasiose interpretazioni, il programma iconografico riportato nelle pareti delle grotte del Campana potrebbe simboleggiare un percorso virtuoso di miglioramento dell’animo umano.
Le grotte attualmente non sono visitabili per evitare un peggioramento del degrado dei rilievi, sottoposti nel tempo a un processo di sgretolamento dell’arenaria per attacco di agenti biologici e per le condizioni dell’ambiente interno.